Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito ieri, 19 ottobre, al Quirinale l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro a Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato della Banca Popolare di Sondrio. Il riconoscimento è stato conferito per “l’eccellente attività imprenditoriale e manageriale, svolta con particolare attenzione alla responsabilità sociale d’impresa“.
Da sottolineare l’impegno svolto dall’Istituto per contrastare l’emergenza sanitaria da Covid-19: l’istituto ha erogato 28.000 finanziamenti a famiglie e imprese per un importo complessivo di 3,2 miliardi di euro e attivato sospensioni e moratorie su oltre 24.000 prestiti.
Nel corso della sua gestione Banca Popolare di Sondrio sviluppa la sua presenza sul territorio passando da 107 sportelli agli attuali 500 e registra una crescita della raccolta diretta e indiretta che aumenta da 8 a 83 miliardi di euro e un incremento dei finanziamenti da 2,5 a oltre 33 miliardi di euro, di cui più del 90% destinato all’economia reale.
Oggi l’istituto è presente in Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, e nell’area di Roma con oltre 150.000 azionisti e un milione di clienti. Ne ha sviluppato i livelli occupazionali da 1.270 a 3.470 dipendenti.
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Mario Alberto Pedranzini, IL PROFILO.
È direttore generale e consigliere delegato di Banca Popolare di Sondrio, tra le prime banche popolari sorte in Italia sul modello del credito cooperativo. È vice presidente dell’ABI – Associazione Bancaria Italiana e vice presidente dell’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari.
Un impegno che parte da lontano…
Nel 1977 entra nell’istituto di credito ricoprendo incarichi di crescente responsabilità fino a diventarne dal 1997 direttore generale e dal 2012 consigliere delegato.
Nella seconda metà degli anni Novanta, pone le fondamenta per la costituzione della Banca Popolare di Sondrio SA di Lugano, attiva nei servizi di intermediazione creditizia, di gestione patrimoniale e di negoziazione di valori mobiliari, di cui dal 2014 è presidente. Fin dalla nascita dell’istituto di diritto svizzero ne accompagna lo sviluppo operativo con quello territoriale, raggiungendo un attivo di oltre 6,5 miliardi di CHF, 21 sportelli in otto cantoni, una succursale a Monaco nell’omonimo Principato e una rappresentanza a Verbier nel Canton Vallese.
Nel 2010 guida l’ingresso di Banca Popolare di Sondrio nel factoring con l’acquisizione del 60,5% di Factorit, attiva nel settore del finanziamento alle imprese e nella gestione dei crediti commerciali, a cui fa seguire nel 2022 l’acquisizione del restante 39,5% da BPM.
Il processo di consolidamento da lui avviato prosegue anche negli anni più recenti attraverso le acquisizioni di Banca della Nuova Terra, di Prestinuova e del 37 % di Arca Holding, con cui ne rafforza la presenza nei settori del credito agroindustriale, dei finanziamenti, del credito al consumo e del risparmio gestito.