Nella sua ultima semestrale, approvata dal CdA lo scorso 6 agosto, la capogruppo Banca Popolare di Sondrio conferma il trend più che positivo di crescita osservato sin da inizio anno e presenta dati “record” con un utile netto che si attesta a 263,6 milioni di euro.
A trainare la crescita, lo sviluppo dell’attività bancaria caratteristica in rialzo di oltre il 20% anno su anno, la notevole capacità di adattamento del business agli aspetti evolutivi del sistema economico, sia nei territori di radicamento storico sia in quelli in cui BPS si sta espandendo, in una logica di crescita e di sostenibilità dei risultati nel medio-lungo periodo.
“Rimaniamo al fianco di famiglie e imprese nell’affrontare con determinazione gli elementi di incertezza, ancora molto significativa, che discendono dall’instabilità del quadro geopolitico internazionale e dalla debolezza dell’espansione congiunturale – il commento di Mario Alberto Pedranzini, Consigliere delegato e Direttore generale di
Banca Popolare di Sondrio -. Siamo fiduciosi di poter proseguire in questo percorso virtuoso di crescita della performance anche nella seconda parte del 2024. I risultati sono il frutto di un modello di business solido, equilibrato e opportunamente diversificato che mira a soddisfare i bisogni e le aspettative della clientela, remunerando appieno il capitale di rischio che Soci e Investitori hanno voluto consegnarci. Lo faremo, come sempre, puntando sullo sviluppo e sulla cura di relazioni di lungo periodo, sugli investimenti atti ad assicurare una macchina operativa sempre più snella, flessibile e resiliente”.
Il risultato netto di periodo, positivo per € 263,6 milioni, riflette il consistente rafforzamento dell’attività bancaria caratteristica i cui proventi si attestano a € 750,7 milioni (+20,7% rispetto al 30 giugno 2023; margine di interesse +25,9% e commissioni nette +9,3%). Tale dato beneficia anche del positivo contributo delle attivit‡ finanziarie per € 69,5 milioni (+15,1%), mentre sconta un incremento dei costi operativi attestatisi a € 317,8 milioni (+14,1%), e delle rettifiche di valore nette che hanno cifrato € 103,3 milioni (+30,9%); il cost-income ratio evidenzia un ulteriore miglioramento portandosi al 39,1% dal 40,6%. Gli oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario risultano pari a € 21,3 milioni in riduzione dagli € 40,9 milioni del periodo di confronto, in virtù del venir meno del contributo ordinario al Fondo di Risoluzione Unico, il cui plafond, come comunicato dal Single Resolution Board in data 15 febbraio 2024, è stato raggiunto.
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