24 Gennaio 2024
La prospettive della Cessione del Quinto nel 2024, con lo sguardo – anche – al segmento dei dipendenti privati, offerta Multiprodotto e multicanalità. Questi i temi centrali dell’intervista che ieri, Gianluca Girardi, direttore commerciale di BNT Banca, ha rilasciato negli Studi di PLTV, in occasione del Leadership Forum TV 2024.
Bilancio 2023 e prospettive 2024: la questione tassi e la cautela su spese ed investimenti da parte delle famiglie.
Cautela è stata sicuramente la parola chiave per il 2023. Una cautela dettata soprattutto da un importante incremento dei tassi e dalla prudenza delle famiglie ad indebitarsi: situazioni che hanno portato ad un rimando di spese ed investimenti a momenti più favorevoli.
«Usciamo da un anno complesso, nel quale la Cessione del Quinto ha perso la sua caratteristica storica di anti-ciclicità – le parole di Girardi – quando le cose non andavano bene, la CQ ha sempre avuto la particolare tendenza a rispondere in maniera opposta. Per il 2024, quindi, la domanda non è semplicissima: il consenso vede tutti gli operatori guardare alla seconda parte dell’anno come a un periodo più favorevole per una contrazione dei tassi, senonché le vicende internazionali di questi ultimi giorni possono innescare nuove possibili spirali inflattive, con un riverbero sul tema dei tassi. Questa spirale di eventi ci porta, ancora adesso a gennaio, ad usare la parola cautela. Mi sentirei, quindi, di esprimere un cauto ottimismo».
Il target dei dipendenti privati: è un possibile segmento di sviluppo?
«È una prospettiva che fa il paio con la concezione più moderna della Cessione del Quinto. Alcuni direttori del personale di aziende hanno confermato che la percentuale dei dipendenti che usufruisce della CQ, rispetto a cinque o dieci anni fa, è decuplicata. La duttilità della formula, il fatto che non sia un prestito finalizzato, unitamente ad un’offerta commerciale competitiva e combinata con la durata tipica a 120 mesi, può dare un impulso estremamente importante anche per il settore privato».
Quali le prospettive per un agente che lavora sulla CQ?
«Essere solo “cessionisti” non basta più, oggi occorre interpretare queto tipo di professione con la possibilità di consulenza a tutto tondo, potendo disporre di un bouquet di prodotti che vada incontro ai bisogni della clientela: questo è lo sforzo che la rete agenziale deve assolutamente fare».
La scelta di un’offerta Multiprodotto va proprio in questa direzione…
«Siamo riconosciuti dal settore come una fabbrica prodotto che si è connotata per la molteplicità dei canali di business, per la multicanalità distributiva. Il nostro canale principale è certamente quello bancario, ma oggi più di un terzo del nostro prodotto viene anche da altre fonti: da quella digitale dei nostri uffici, a quello del mondo delle Reti Terze, dirette e indirette. Stiamo quindi spingendo nella direzione di dare ai nostri agenti e collaboratori l’offerta multiprodotto della Capogruppo BPS, Banca di grandissima reputazione e solidità. Abbiamo la possibilità di far distribuire questi prodotti alla nostra rete agenziale, prodotti che vanno anche al di là di un’offerta più tradizionale».
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