2022, CREDITO AL CONSUMO: CQ, + 5% LA CRESCITA ITALIANA; + 40% BNT BANCA. UMBERTO SERETTI: «UN 2023 DI ASSOLUTA CRESCITA»

10 Febbraio 2023

Lo dicono i dati dell’Osservatorio Assofin sul settore del credito al consumo, lo conferma l’indagine commissionata da Assofin a Doxa: lo strumento della Cessione del Quinto nel 2022 tiene, con un incremento in Italia del 5%. Per Banca della Nuova Terra la crescita nell’erogato fa registrare un +40%, circa 8 volte la crescita nazionale.

Umberto Seretti, Consigliere Delegato BNT Banca

CESSIONE DEL QUINTO, I DATI ASSOFIN – A commentare questa fotografia del settore è il Consigliere Delegato di BNT Banca, Umberto Seretti, che prosegue nell’analisi: «Una contrazione, quella della Cessione del Quinto a livello nazionale, che a dicembre 2022 è stata del 8,9%, andando a chiudere con un segno negativo, mentre in tutta la prima parte dell’anno aveva fatto registrare una forte crescita. Però, come detto, la crescita progressiva nel corso di tutto l’esercizio è stata del 5%. BNT in questo ambito ha seguito lo stesso percorso, chiudendo però il 2022 con una crescita attorno al 40%».

Anche la previsione sul 2023, per BNT Banca, è di un anno di forte crescita. «Siamo sempre presenti sul canale principale distributivo, quello delle filiali di Banca Popolare di Sondrio che hanno fatto molto bene, ma vogliamo crescere molto anche nelle c.d. Reti Terze, e in questa direzione abbiamo avuto ingressi importanti con figure qualificate. Abbiamo obiettivi ambiziosi che contiamo di traguardare attraverso l’impegno dei nostri agenti, dei mediatori nostri partner e in particolare grazie allo sviluppo della nostra agenzia in attività finanziaria, Prestinuova».

IL QUADRO DELLA CONGIUNTURA ECONOMICA – Il 2022 è stato un anno complicato che ha visto convergere molteplici shock – crisi economica, pandemia, crisi energetica, guerra, inflazione a doppia cifra e aumento dei tassi – tanto da far parlare di “policrisi” come sommatoria di effetti destabilizzanti.  Il contesto di forte incertezza e preoccupazione fa segnare un progressivo declino dell’indice di fiducia di consumatori ed imprese, che dal 114% del 2021 passa al 90% del 2022. Prezzi alle stelle con un’inflazione che a marzo 2022 era al +6,7%; a giugno all’8%; a ottobre 2022 al 12%.

Grande attenzione viene riservata alle strategie di risparmio, con una gestione più oculata della spesa, il rinvio di spese importanti ma non indispensabili, la contrazione dei consumi e della capacità di spesa delle famiglie.

LA PREVISIONE sul 2023 – Nonostante questa fotografia, si inizia a guardare al futuro con più speranza. E anche la previsione è positiva: «La previsione sul 2023 è quella di un altro esercizio molto positivo per BNT – conclude Seretti – paradossalmente anche in funzione delle problematiche che potranno toccare il settore: la sentenza Lexitor, il tema del funding, l’andamento dei tassi. Nonostante il primo semestre 2023 sarà necessariamente influenzato dalla convergenza di shock che abbiamo indicato, vogliamo cogliere queste problematiche come un’opportunità, trasformando un problema in una spinta alla crescita. E questo, lo faremo con l’aiuto di tutti».